Che cos’è l’ipermetropia?
E’un difetto refrattivo quasi sempre congenito, molto diffuso e presente in più del 20% della popolazione.
Essendo per lo più di lieve entità viene diagnosticato solo in occasione di una visita specialistica.
Quali sono le cause ed i sintomi?
Nel soggetto ipermetrope l’occhio è più corto della norma ed i raggi luminosi vanno a fuoco su un piano virtuale dietro la retina. Quasi tutti i bambini nascono con un certo grado d’ipermetropia, essendo l’occhio fisiologicamente più piccolo e più corto. Crescendo il bulbo aumenta di volume e si normalizza con la scomparsa dell’ipermetropia fisiologica.
Da giovane l’ipermetrope vede bene sia da lontano che da vicino, ma il continuo sforzo di messa a fuoco (accomodazione) determina un quadro di astenopia soprattutto durante la lettura o al videoterminale. Compaiono disturbi come il mal di testa, arrossamento, bruciori e senso di affaticamento al lavoro ed alla guida.
Dopo i 40 anni con la comparsa della presbiopia, se il difetto non viene corretto, i sintomi possono aumentare progressivamente e l’acuità visiva può ridursi con il venir meno del compenso accomodativo.
Come si corregge l’ipermetropia?
La correzione dell’ipermetropia si avvale delle classiche lenti positive in grado di deviare i raggi luminosi in modo che arrivino a fuoco sulla macula.
Le lenti tempiali sono adatte ai difetti lievi – medi, mentre per ipermetropie elevate si consigliano anche le lenti a contatto (LAC) prive di aberrazioni e distorsioni visive.
La correzione con i laser ad eccimeri è possibile, ma le indicazioni ed i risultati sono inferiori che nella miopia.